Opere di medio formato che ritraggono ombre o figure appena accennate da pochi tratti di pastello bianco, o dipinte con diafane stesure leggere e uniformi, che appaiono trasparenti e avvolte in un flusso di materia nera, presenze umane sospese sulla soglia di un’altra dimensione.
Come per i Ricordi l’ispirazione allude alla ritrattistica rinascimentale, in particolare a quella fiamminga. Anche in questo caso le figure risultano livide, indefinite, ma caratterizzate da uno sguardo penetrante, che ci osserva attentamente, in attesa di risposte.
Mute attese
Allestimenti:
In fieri;
Pubblicazioni:
Vedere senz’occhi;